La compagnia teatrale de il Sipario ci dà appuntamento per una nuova, accurata e piacevole rappresentazione della grande tradizione partenopea: A che servono questi quattrini?, lopera più conosciuta del commediografo ed editore Armando Curcio, portata al successo nel 1939 dalla Compagnia De Filippo. Per questa nuova messa in scena, però, è stata preferita la versione degli anni ottanta dei fratelli Giuffrè, più attuale e perciò più godibile. I tre atti dellopera ci fanno conoscere la figura sicuramente attualissima di Eduardo Parascandolo, detto "il professore" per la sua abitudine di predicare l'elogio della povertà. Unabitudine di facciata, in quanto con lastuzia e limbroglio si dedica a cambiare la vita del proprio discepolo Vincenzino Esposito, partendo dalla falsa notizia di una favolosa eredità dallAmerica. Lapparenza, quindi, come qualcosa di più importante della realtà.
Dopo Uomo e Galantuomo dello scorso anno, guidati ancora dalla regia di Massimo Pagano (che firma, insieme ad Antonio Volpe, anche le musiche originali), gli attori de il Sipario sapranno certamente offrire un nuovo spettacolo allaltezza delle aspettative del pubblico agropolese, da sempre particolarmente attento e partecipe a questa tradizione che ormai ad Agropoli si rinnova puntualmente da oltre venti anni. In scena vedremo Rita Fedele, Mariamena Mascia, Silvana Tricarico, Rossana Galizia, Lorenzo Di Flora, Umberto Anaclerico, Emilio Benevento, Gino Landolfi, Danilo Candela, Pierpaolo Iorio, Carmine Macinante e Gioacchino Cestari. Questa compagnia dedica particolare cura e attenzione anche alle scenografie, affidate a professionisti di comprovata bravura. Le scene sono di Roberto Grimaldi; il bozzetto scenico di Salvatore Illeggittimo; la consulenza scenica di Vincenzo Di Luccio e la realizzazione di Raffaele Corradino, Mario La Marca e Alessandro Luzzi. Ad essi si aggiungono i ragazzi del Grimaldi Service per le luci e laudo e del gruppo Nonsivede Macè per il trucco. Questo ci dà unidea precisa del fatto che una rappresentazione teatrale realizzata in modo davvero accurato abbisogna dellimpegno costante di decine di persone. Grazie a loro, la magia del teatro si concretizza davanti agli occhi degli spettatori, affascinati da una visione a tu per tu che nessuna tecnologica televisiva o cinematografica potrà mai eguagliare. Lappuntamento è presso il Cine-Teatro Serao ad Agropoli da giovedì 24 Marzo a sabato 26 alle ore 20 e 45, e domenica 27 alle ore 18 e 30.
Francesco Sicilia